giovedì 28 novembre 2013

BUONI E CATTIVI

BUONI  E CATTIVI


Si più essere belli dentro e fuori e buoni e cattivi dentro e fuori. In questo doppio dualismo si comprende la morale, la religione, la solidarietà, la tendenza verso il bene o verso il male, la lode a Dio e la bestemmia. Un grosso guazzabuglio dovuto ad una cattiva informazione dei mass media e, lasciatemelo dire, molto spesso alla famiglia, alla scuola, alla comunità nella quale si vive. “ “Chi pecura se face lu lupo se la magna.” Ed il lupo, cioè il cattivo, ha aguzzato la sua voracità approfittando dei recenti mezzi di comunicazione, come la TV, internet e similari ancora più sofisticati. Prendiamo ad esempio internet. Troviamo scritti che inneggiano alla pace cosmica, incluso la casa nostra, ed altri che non solo inneggiano alla violenza, ma trovano strade ripide e tortuose per evidenziare tutta lo loro cattiveria e malvagità anche verso esseri indifesi: minori, disabili, malati, anziani extracomunitari ed emarginati. Si sono creati due opposti eserciti, schierati uno di fronte all’altro e per di più muniti di armi e mezzi tecnologicamente avanzati che usano senza discriminazione. Quando l’oggetto di questa violenza è un bambino, un disabile, un degente, un anziano, un invalido, il reato subìto da queste categorie deboli, indifese ed a rischio, diventa di una gravità maggiore. L’essere cosiddetto “umano” forse perché lo tiene nel DNA, o forse perché cattive frequentazioni lo hanno spinto ad una metamorfosi morale, spesso diventa cattivo. Il fatto curioso che tale individuo faccia parte di una comunità di esseri cosiddetti umani, che non conoscono la morale e quando la conoscono si rifiutano di accettarla e praticarla  ci deve far riflettere. Molti programmi televisivi propinano programmi non solo non educativi, ma immorali. Non parliamo poi di internet…Ci sta gente che ne fa un ottimo uso e gente, in particolare modo giovani, che ne fa cattivo uso. Le leggi in merito ci sono…ma chi le applica…chi le fa applicare??? Molto spesso il buono diventa più buono ed il cattivo più cattivo. E qui non si tratta dell’assalto al forno di manzoniana reminiscenza. Si tratta di esternazioni di menti cattive o quanto meno malate. In una società civile come la nostra esistono della associazioni di solidarietà umana, come la Caritas, ad esempio, dove un tozzo di pane per sfamare qualcuno non manca mai. Ma esiste anche una società di un livello superiore (secondo loro) che si crede padrona della dignità dell’altro, dell’esercizio di funzioni statali, regionali, comunali, imprenditoriali e, raggruppando la cerchia, anche morale ed operando al di sopra della legge in vigore e della comune morale civile. Ritorniamo al binomio, già ampiamente dallo scrivente trattato, di diritti e doveri, impegno sociale e morale, appartenenza politica come impegno per diritti umani collettivi legali per pochi ed illegali per molti  che vivono ai margini di una socità umana che spesso umana non è.  A questo punto potrei fare un lungo elenco di attività produttive etiche, altre illecite, altre addirittura ai margini della legalità. Atte solo ad arricchire i ricchi e sfruttare i poveri. Unico contrappeso leggi eque, solidarietà. Oculata e controllata amministrazione della cosa pubblica. Il libro della parità dei diritti sempre aperto e consultabile, una coscienza bella uno spirito non brutto. I cicli ed i ricicli di Vichiana  reminiscenza, a distanza di anni ritornano.

Catello Nastro
(28 novembre 2013)


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