ESTEMPORANEA N. 1
A proposito dello scippo cui sono stato oggetto
il mese scorso, molte annotazioni mi sono state rivolte per strada, per
internet per messaggi vari. Qualcuno, addirittura, ha affermato che per la
miserabile somma di euro uno e mezzo non valeva la pena di fare tanto casino
quando ne è venuto fuori, oltre le mie aspettative, sulla carta stampata, su
supporto informatico. C’è stato qualcuno che mi ha accusato la mia opera di solidarietà
che svolgo da quasi un quarto di secolo con la mia collaborazione ad enti ed associazioni
cosiddette onlus, nelle quale non ci sta da guadagnare materialmente, ma molto
e solo moralmente. Da scippato, un mio
amico su Facebook, mi ha quasi fatto passare per scippatore. Un euro e mezzo,
secondo il presunto tale amico, sono una miseria. Ma il tizio non ha tenuto
conto che nel mio portafogli si trovavano altri centocinquanta euro, e forse
più e tutti i documenti che sono stati dispersi chissà dove. Un danno, insomma
di quasi cinquecento euro che rappresentano la metà della mia pensione di ex
impiegato statale. Inoltre voglio aggiungere, che ho denunziato pubblicamente l’episodio
purtroppo squallido, per avvertire i miei coetanei di un sistema fraudolento
internazionale che nessuna logica umanitaria può giustificare. Si vergogni l’interlocutore
quando parla di solidarietà. La solidarietà non si fa con i furti o scippi o
borseggi o violenze varie. Questo è latrocinio bello e buono e basta. Condannabile
sotto ogni forma di giudizio. Sono cosciente che viviamo in un clima
internazionale caotico dove i limiti tra il bene ed il male sono labili. Vorrei
vedere l’illustre commentatore rapinato, oltre che di euro, ma anche di documenti
di identità, patente automobilistica, documenti bancari e postali, carta di
credito, persino tessera sanitaria e
codice fiscale. In ultimo non mi è rimasto che controllare, dopo che mi hanno
messo le mani nella tasca dei pantaloni, se mi avevano almeno lasciato l’organo
sessuale. Caro amico, è una triste esperienza, che nonostante il tuo commento pseudo
paternalistico e pseudo solidale, mi son sentito di denunciare anche perché spesso
sono proprio gli anziani sono oggetto di tali illeciti interventi. La tua
paternale o falsa morale, forse sarà valida, ma solo fino a quando anche tu
sarai fatto oggetto di questo atto di solidarietà che, comunque, ti auguro di
non provare mai. La vera solidarietà è quella che si fa gratuitamente, non
quella che richiede una parcella per l’opera prestata. E con questo ritengo
concluso il nostro informatico dialogo, mantenendo la vecchia stima e
rinnovellando e formulando preziosi auguri.
Catello Nastro
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