DEPRESSIONE SUL MAR TIRRENO
Non annoto di depressione metereologica, ma di depressione
psichica, morale, sociale, spirituale. Il Mar Tirreno c’entra perché sto
scrivendo a poco più di cento metro dall’infrangersi delle sue onde sulla
spiaggia del porto di Agropoli. Il raffronto non c’entra proprio un cavolo con
questa dissertazione, ma forse può, in ultima analisi, servire come scena di
sfondo sul palcoscenico della vita attuale. Ancora una volta è da tenere in
alta considerazione tra i valori spirituali e quelli materiali. Da individuo
nato nel 1941, cioè nel pieno svolgimento della Seconda Guerra Mondiale, avrei
anche due scelte: vivere da pensionato statale
oppure vivere secondo le norme evangeliche. Ma sia il primo che il secondo
caso, pur essendo terminato il conflitto bellico da oltre mezzo secolo, destano
attenzione particolare ai vari momenti della vita di un anziano, o vecchio che
dir si voglia, che come tale vive questi momenti che fortunatamente non sono
bellici, ma pur destano attenzione e riflessione. Viviamo in un momento di
recessione economica e di crisi spirituale che, se un secolo fa era prerogativa
di un solo stato, oggigiorno, a causa della globalizzazione, diventa
universale. Ci sono i telegiornali, obiettivi o di parte che ci propinano
immagini ed eventi da vagliare attentamente e con oculatezza ed obiettività. E’
una parola!!! Potrà obiettare il lettore casuale o avvezzo alle mie senili
esternazioni. In certo senso ha pure ragione perché, se ci addentriamo nell’argomento
con espressioni di costume, notiamo subito che “la depressione sul Mar Tirreno”
è solo una parte geografica limitata, nel contesto più ampio dei problemi, che
sono coinvolti nella globalizzazione. Ma il pensiero può inquinare anche il Mar
Tirreno??? Certamente. La depressione, senza scomodare la psicologia, la metereologia
o la psicanalisi, è un male sociale quanto mai attuale in tempo di crisi
economica e crisi spirituale Esseri umani depressi arrivano persino a soluzioni
drastiche e definitive del loro processo di vita che non può essere in nessun
modo avulsa dal rapporto sociale. L’interpretazione religiosa è senza dubbio
valida abbracciando la Fede e la parola di Dio, aggiornata dai mass media,
attraverso l’interpretazione di personaggi del mondo ecclesiastico e cattolico.
In parole povere è la Fede che sorregge questi esseri barcollanti alla deriva
sul mar Tirreno, ora quieto ora tempestoso. Ci sono eventi che ci portano a
meditare su quello che scriviamo e comunichiamo attraverso il mezzo informatico
ai lettori, assidui o casuali che siano. La depressione è un fatto metereologico
ma anche psicologico. Materiale o anche spirituale. Singolo o anche collettivo.
Familiare o anche sociale. Il tutto dipende dai punti di vista, dal coraggio,
dalla volontà singola o collettiva, dall’onestà degli operatori in qualsiasi
collocazione geografica, in qualsiasi situazione politica, in qualsiasi società,
in qualsiasi famiglia. La Ragione, la Fede, la Solidarietà, il rispetto per il
prossimo di qualsiasi razza o credo religioso, può portare la calma sul Mar Tirreno
e sugli altri.
Catello Nastro
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