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MAGGIO 2013 NEI SALONI
DEL
CENTRO SOCIALE DI AGROPOLI
COMMEMORAZIONE
DI
DUE ANZIANI SCOMPARSI:
GIULIO
MARGIOTTA E LUIGI ACERBO
Sabato 4 maggio 2013, nel salone
d’ingresso del Centro Sociale Polivalente, in piazza Mons. Merola, vicino al
municipio di Agropoli, cerimonia di commemorazione di due amici anziani
recentemente scomparsi: Giulio Margiotta, vigile urbano e Luigi Acerbo, ex
falegname. Nel salone affollato di anziani e giovani, colleghi o parenti dei
defunti, si è tenuta una cerimonia semplice ma originale e commovente, il cui
contenuto cristiano è stato più volte ribadito dai relatori che si sono
susseguiti.
Lorenzo
Barone, Presidente del CSP di Agropoli
Dora
Capaldo, vice presidente del CSP di Agropoli
Antonio
Infante, Presidente della Libera Università di lettere, musica, arte
e cultura del Cilento, onlus
Catello
Nastro, poeta, scrittore.
RIportiamo di seguito i vari
interventi.
DISCORSO DEL PRESIDENTE DEL CSP
LORENZO BARONE
Quale Presidente in carica di
questo Centro Sociale per Anziani e Disabili, mi permetto annotare che questa è
la seconda cerimonia del genere organizzata dal nostro staff. Non vogliamo citare ricchi e famosi, perché a
costoro ci pensa la TV, ma portare alla memoria dei presenti, uomini semplici,
umili, vissuti nella famiglia e per la famiglia. Nel lavoro e per il lavoro.
Questi sono i veri valori cristiani che noi della terza età condividiamo e
cerchiamo di tramandare ai nostri figli e
nipoti. La società è quella che voi tutti conoscete. Falsi idoli, falsi
personaggi del mondo della politica, della grossa finanza, dello spettacolo e
della TV, una pubblicità spesso ingannevole fatta solo per soddisfare il dio
denaro. Si, anche il denaro è necessario, ma togliere il pane di bocca ad un
bambino che ha fame per comperare un lussuosa villa o un’auto di grossa
cilindrata è un grosso crimine. Uno dei crimini più atroci. Il mondo dei
pensionati è noto a voi tutti, perché voi ne siete protagonisti. Ma vivere in
amicizia, in una comunità che condivide gioie e dolori, significa innanzitutto
combattere la solitudine. Nessun anziano che vive in solitudine viene rifiutato
da questo centro di amici. La cerimonia, semplice di questa sera vuole proprio
dimostrare che noi dobbiamo conservare i valori dei nostri avi e riproporli
alle nuove generazioni. Questa serata è dedicata a due amici scomparsi che si
ritrovano in Paradiso e questa sera rivivono nella nostra comunità attraverso i
versi in dialetto napoletano del nostro socio Catello Nastro. Cedo la parola al
professore Antonio Infante, Presidente della Libera Università del Cilento che
ci illustrerà il significato di questa commemorazione.
Intervento
di Antonio Infante
Gli amici anziani recentemente
scomparsi, Giulio Margiotta e Luigi
Acerbo, meritano, questa sera, di essere da noi tutti ricordati con affetto,
stima, amicizia ed amore cristiano. Non erano
uomini ricchi e potenti, ma gente semplici, oneste, attaccate alla famiglia,
sempre cordiali verso tutti ed in particolare modo verso i coetanei,perché
capivano quali potevano essere gli anziani che vivevano in solitudine e
cercavano di comunicare nella
chiacchierata al Centro Sociale oppure in piazza dove si parlava del più e del
meno. Della recessione, del calcio con tifosi magari di altre squadre, di
offerte speciali nei supermercati. Non si parlava certamente di economia
internazionale o gossip politico. A questi due amici scomparsi abbiamo voluto
dedicare uno spazio della gestione delle nostre attività perché essi
rappresentano una vita semplice vissuta nella famiglia e nel lavoro, nella
società della terza età ed anche, lasciatemelo dire, in periodo di recessione.
Non una medaglia d’oro, quindi – anche
perchè le nostre casse non lo consentivano, ma una pergamena con cornice ed una
poesia scritta da un nostro coetaneo, Catello Nastro, che verrà declamata dal
fine dicitore Leonardo Fiordilino, amico semplice, ma anziano di grosso spessore culturale. Alla
fine della lettura i quadri verranno offerti in omaggio alle vedove dei due
nostri amici commemorati questa sera. Si
tratta senza dubbio di documenti di scarso valore materiale, ma di grande
valore morale e cristiano. Catello Nastro ha voluto ribadire in versi ed in
dialetto napoletano il vecchio versetto: “.
Cedo la parola all’amico Leonardo Fiordilino che declamerà la poesia
incorniciata, in duplice copia a ricordo di due grandi amici scomparsi. Prego
tutti di ascoltare in religioso silenzio…Mi auguro che questo simbolico ma
meritato ricordo venga conservato dai discendenti, appeso alle pareti di casa a
perenne ricordo di due amici umili, modesti, ma che hanno sempre mantenuto alti
i valori civili e morali del Cilentano, attraverso il proprio dovere, verso la
famiglia e la società, attraverso i valori cristiani e sociali che in tale maniera verranno maggiormente
ricordati attraverso i secoli anche alle future generazioni. Vi prego di ascoltare in religioso silenzio
questo incontro tra due anime semplici in Paradiso, che sembrano quasi rivivere
nell’emozione del ricordo. Questi sono i veri valori della Fede, dell’amore
cristiano, portati avanti da Papa Francesco,della famiglia. Prego amico Leonardo. A te la parola…(N.B. l’amico Fiordilino non ha potuto
leggere, a causa della tosse, la poesia che è stata declamata dallo stesso
autore)
Intervento
del vicepresidente
del
CSP Signora Dora Capaldo
Quanto mai estemporaneo e ricco
di contenuti, l’intervento della signora Dora Capaldo, vice presidente del
Sodalizio cilentano, che ha ricordato, con una carrellata nel tempo, usi e
costumi oramai scomparsi, di quando Agropoli viveva una realtà forse più
povera, ma certamente più ricca spiritualmente. Stiamo parlando di ricordi che
hanno più di mezzo secolo. Pure in periodo di ristrettezze
economiche, che oggi chiamano recessione, si viveva in maniera più sana ed
umana. I vicini di casa si aiutavano tra di loro secondo le loro possibilità.
La vita aveva ritmi diversi da quelli di oggi, fino a quando il centro storico
venne invaso durante il secondo conflitto mondiale. Testimonianze prese dalla
vita vissuta e tramandate ai posteri come esempio di onestà, solidarietà,
amicizia.
La
poesia di Catello Nastro
DDUJE
AMICI ‘MPARAVISO
Pure a Luiggio, ricette ‘o Pataterno,
“r’oppa tant’anne fatt’à vedè
ca’ te stong’aspettanno.”
Quanno fu arrivato ‘o mumento suoio,
Luiggio mettette in moto l’aparella,
e se ne jette all’atu munno
p’assapurà ‘na vita bella.
Quanno s’appresentao
annanz’a porta r’o Paraviso,
sede ultima e tutt’è l’umane auneste,
se trovao di fronte ‘nu vigile urbano.
Era Giulio ch’à pochi misi prestao servizio,
pe’ fa trase ‘Mbaraviso
tutte chilli ch’avevano campato
p’a vita umana, onestamente,
a chi li stemnneva ‘a
mano.
“Songo Luiggio, te
so’ stato amico,
e mo’ ca pur’io me trovo Mabaraviso,
nun saccio addo’ i’ accà o allà.
“Lui’, tu può ttrase,
ma l’Angele hanna cuntrullà
cumme acca’ si arrivato.
Accà se po’ trase sulamente in base ‘a cilindrata.
“ Maronna mia, io so’ venuto cu’ ‘nu tre rrote,
ovverossia cu’n’aparella!”
“Nun te preoccupà, pecché tutte
chille ch’arrivano ca’ Porsche o a Maserati,
‘o Pataterno è mannne a
ll’atu lato.
Chille ca’ s’ appresentena cu’ ‘na macchina vecchia
arrezzunuta o mezza scassata,
ponno parcheggià ‘Mparaviso senza pava’ ‘a mesata.
Tu ca’ ti si apprisintato cu’ nu tre rrote,
cioè cu’ ‘na vecchia aparella,
certamente accà te tocca
‘na seconda vita bella.
Chiammate l’Angele, chiammate e Cherurrini,
ca’ è arrivata proprio stammatina
‘n’anema overamente bella:
s’è apprisintata cu’ nu tre rrote:
cu’’na vecchia aparella.
E mentre Luiggio steve trasenne
pe’ porte d’ò Paraviso,
s’appresentao Rabbiele cù ‘nu surriso.
Cantate Angele, sunate Cherubbini,
ca’ s’è apprisentato stammatina
n’anema bella, ‘ngoppa a ‘nu tre rrote,
ovverossia ‘na vecchia aparella.
E tu Giulio, ca’ si stato amico
è bbuono cristiano, fallo trasì,
ca’ pure accà si viggile urbano:
allicardate ca’ accà hara fa trasì
sulamente ‘e brave cristiane.
Chille ch’hanno campato ‘nguolll’e ll’ati,
mannale addò Lucifero chianu chianu,
ch’è sta aspettà cu’ nu’ furcone mmano!!!
Catello
Nastro
P.S. E’
più facile che un cammello passi dalla
cruna di
un ago, che un ricco vada in Paradiso.
Comunicato
stampa a cura di
agropolicultura.blogspot.com
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