GUIDA TURISTICA
DEL CENTRO STORICO DI
AGROPOLI
Molti sono i titoli dei quali, giustamente o ingiustamente mi
fregio. Pluriaccademico professor dottor
cavaliere Catello Nastro, poeta, scrittore e critico d’arte. In questi ultimi
tempi ho fatto una nuova aggiunta. Guida turistica del Centro Storico di
Agropoli. Abitando e tenendo lo studio di cose inutili in Via Patella, famoso
eroe garibaldino, ex prete, che seguì Garibaldi in Sicilia nella Spedizione dei
Mille, mi capita spesso di fornire, naturalmente dopo la richiesta, notizie del
centro storico, del castello, della porta, delle chiese, dello scoglio e del
Convento di San Francesco e di tutti quelli che hanno attraversato questa
strada sin dal quinto secolo avanti Cristo per finire allo sbarco alleato.
Premetto, ancora una volta, che ho scritto parecchio in merito, per cui chi
avesse intenzione di ascoltarmi potrebbe udire anche per una mezz’ora la storia
di questo bellissimo paese che mi ha ospitato dal 21 ottobre del 1951, con una
interruzione di alcuni anni quando andai a fare l’insegnante in Piemonte. Ed
anche a Torino, abitando nella casa del grande poeta Guido Gozzano, mi capitò
di ospitare singoli o gruppi e spiegare, per quelle che erano le mie conoscenze
un grande poeta che aveva avuto della vita una visione molto diversa dalla mia.
Ma torniamo ad Agropoli e per la precisione in Via Filippo Patella, la strada
antica che porta agli scaloni che portano al centro storico della cittadina
capoluogo del Cilento. Far capire che Agropoli era ed è così bella da far
arrivare vari invasori, pacifici o meno risulta facile specialmente quando il
visitatore è un acculturato medio.
Dall’uomo preistorico si passa ai rapporti con la vicina Paestum nel VI°
secolo a.C., ma la fondazione della città si deve ai vicini Lucani nl IV secolo
a. C. Ma varie popolazioni si sono
susseguite una dopo l’altra perché
Agropoli alta era ed è tuttora la parte più bella e suggestiva del
Cilento. I barbari,i Bizantini, i Saraceni, i Normanni, gli Angioini e gli
Aragonesi, i Borboni, i briganti, i Savoia, i fascisti, i confinati politici ed
infine la Repubblica. E qui avvenne il primo ribaltone della storia della
Repubblica Italiana. Proprio in Via Filippo Patella strada in questione che
accede, con gli scaloni al centro storico. Fatta la repubblica arrivarono i i
primi bagnanti napoletani. Una invasione vera e propria. Ma questa volta
pacifica che procurò anche molti matrimoni tra napoletani ed agropolesi. Come
il mio, ad esempio. I risultati sono stati senza dubbio positivi anche se la
donna cilentana , memore delle antiche conquiste, difficilmente si lasciava
conquistare. Non è che io sia stato un conquistatore, ma ci sono riuscito.
D’altro canto non c’è nientre di straordinario se in qualche caso la mamma è di Casoria ed il
babbo di Agropoli. Nel terzo millennio c’è stata l’invasione dall’Europa
dell’est e dai paesi del terzo mondo. Ma la società agropolese non si è impoverita, anzi si è arricchita con nuove
presenze, nuova mentalità in poco tempo integrata con la comunità preesistente
grazie anche a collocazioni lavorative ed affettive che colmavano vuoti
altrimenti incolmabili in una società chiusa in se stessa. E quando incontrate
un ragazzo dalla pelle scura e gli chiedete da dive viene, è probabile che vi
risponderà che viene da un paese del Cilento. Compito della guida turistica a
modo mio, è anche e principalmente quello di far sentire fratelli tutti quelli
che vivono nella nostra comunità. Di qualsiasi razza, di qualsiasi provenienza,
di qualsiasi credo religioso. Certo che come guida turistica sono bravo solo in
italiano, in napoletano ed un poco in francese. Ma d’altro canto la mia opera è
completamente gratuita e quando mi offrono un euro per la mia prestazione lo
rifiuto anche. Non diventerò ricco come guida turistica, ma non lo sono
diventato in tutte le altre attività svolte. L’importante è partecipare. Vi
pare???
Catello Nastro
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