mercoledì 27 febbraio 2013

Moralità sulla spiaggia di Agropoli (1935)


 MORALITA’ SULLA SPIAGGIA DI AGROPOLI


Si è avvicinato il periodo dei bagni e già le spiagge incominciano a popolarsi. L’acqua limpida ed azzurra del bel mare agropolitano invita effettivamente a rinfrancare e ritemprare il corpo e la mente, stanchi dal diuturno lavoro, però in tanta serena e riposante bellezza quanti pericoli per le anime, quanti scandali, quanta corruzione. Eppure vi sono delle leggi severe in proposito, ma chi pone mano ad esse?...Non è inopportuno ricordare la circolare del Ministero dell’ Interno inviata ai Prefetti del Regno, l’anno scorso a proposito dei bagni. “ Nell’imminenza della stagione estiva il Ministero ritiene necessario richiamare l’attenzione del SS.LL.  su di un inconveniente che negli ultimi anni si è verificato nella stagione balneare, specialmente marine, dove col pretesto del bagno di mare, o di sole, , o per altri ancor  più vacui pretesti, non poche persone suolevano trattenersi alla vista del pubblico, così scarsamente coperte da offendere la decenza e da generare scandalo. E’ intendimento del Ministero che queste deplorevoli ed insane costumanze, non si saprebbe se più generate da impudicizia o da frivolezza, e che non possono riuscire perniciose, specialmente per le nuove generazione e per la salute fisica e morale, non si abbiano più oltre a ripetere….” I camerini destinati agli uomini siano separati e distinti da quelli destinati alle donne, per modo che l’accesso degli uni agli altri sia impedito; che i costumi da bagno e gli accappatoi siano di taglia e di fattura tale da coprire la persona e che siano proscritti severamente quelli che, troppo ridotti o troppo attillati, possano comunque destare scandalo, che non sia consentito uscire dagli stabilimento o dalla spiaggia a persone non completamente vestite,o, almeno non vestite in modo da escludere ogni offesa alla verecondia”. Ci auguriamo quindi che le Autorità di Agropoli, in ottemperanza alle precise disposizioni del Ministero e della Reale Questura di Salerno provvedano affinchè non si abbiano a verificare, specialmente nella Contrada Licina, fatti offensivi alla decenza ed alla pubblica moralità.

(dal BOLLETTINO PARROCCHIALE
DI AGROPOLI del 21 giugno 1935)
A cura di agropolicultura.blogspot.com

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