MORALITA’ SULLA SPIAGGIA DI AGROPOLI
Si è avvicinato il periodo dei
bagni e già le spiagge incominciano a popolarsi. L’acqua limpida ed azzurra del
bel mare agropolitano invita effettivamente a rinfrancare e ritemprare il corpo
e la mente, stanchi dal diuturno lavoro, però in tanta serena e riposante
bellezza quanti pericoli per le anime, quanti scandali, quanta corruzione. Eppure
vi sono delle leggi severe in proposito, ma chi pone mano ad esse?...Non è
inopportuno ricordare la circolare del Ministero dell’ Interno inviata ai
Prefetti del Regno, l’anno scorso a proposito dei bagni. “ Nell’imminenza della
stagione estiva il Ministero ritiene necessario richiamare l’attenzione del
SS.LL. su di un inconveniente che negli
ultimi anni si è verificato nella stagione balneare, specialmente marine, dove
col pretesto del bagno di mare, o di sole, , o per altri ancor più vacui pretesti, non poche persone
suolevano trattenersi alla vista del pubblico, così scarsamente coperte da
offendere la decenza e da generare scandalo. E’ intendimento del Ministero che
queste deplorevoli ed insane costumanze, non si saprebbe se più generate da
impudicizia o da frivolezza, e che non possono riuscire perniciose,
specialmente per le nuove generazione e per la salute fisica e morale, non si
abbiano più oltre a ripetere….” I camerini destinati agli uomini siano separati
e distinti da quelli destinati alle donne, per modo che l’accesso degli uni
agli altri sia impedito; che i costumi da bagno e gli accappatoi siano di
taglia e di fattura tale da coprire la persona e che siano proscritti severamente
quelli che, troppo ridotti o troppo attillati, possano comunque destare
scandalo, che non sia consentito uscire dagli stabilimento o dalla spiaggia a
persone non completamente vestite,o, almeno non vestite in modo da escludere
ogni offesa alla verecondia”. Ci auguriamo quindi che le Autorità di Agropoli,
in ottemperanza alle precise disposizioni del Ministero e della Reale Questura
di Salerno provvedano affinchè non si abbiano a verificare, specialmente nella
Contrada Licina, fatti offensivi alla decenza ed alla pubblica moralità.
(dal
BOLLETTINO PARROCCHIALE
DI
AGROPOLI del 21 giugno 1935)
A
cura di agropolicultura.blogspot.com
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