2011 – DUE A ZERO E UNO A UNO
Prospettive per il Nuovo Anno:
una vittoria ed un pareggio
Le prospettive del nuovo anno 2011, che dovrebbero essere maggiormente tenute in considerazione da chi di competenza, sono essenzialmente due. Una vittoria per la moralizzazione della vita pubblica e privata, un pareggio per la vita economica e la solidarietà, o, per meglio dire, le pari opportunità. Nel secondo argomento è giusto usare la parola “pareggio” perché la vita economica di un paese, specialmente in epoca di globalizzazione, risponde a regole nuove che sono sempre in fase di sperimentazione. Diciamo subito che le risultanze dei due enunciati vanno a braccetto. Si integrano a vicenda. La moralizzazione della vita pubblica porta senza dubbio ad un miglioramento della vita non solo economica, ma anche morale e civile di un paese. Forse si tratta solo di una utopia di un settantenne pensionato dello stato. Se molti enti fanno costare un servizio un miliardo e poi ci si accorge che per farlo, a regola d’arte, s’intende, bastavano trecento milioni, la domanda sorge spontanea: gli altri settecento milioni dove sono andati a finire??? E qui tiriamo in ballo l’equa ripartizione del reddito pubblico. Pensionati con meno di cinquecento euro al mese possono sopravvivere, in grande ristrettezza, naturalmente, ma solo se hanno una casa propria e non devono pagare l’affitto. Ci sono persone, meno del dieci per cento della popolazione che detengono (ben stretto) il più del cinquanta per cento delle ricchezze dello stato. Nei paesi emergenti, questo divario è ancora maggiore. Ci sono miliardari che hanno fatto costruire la vasca da bagno in oro massiccio e persone che non hanno nemmeno l’acqua per lavarsi la faccia. Non un parità di reddito, sarebbe veramente una utopia, ma una maggiore distribuzione della ricchezza, una equa ripartizione del reddito pubblico, insomma. Questo è il pareggio di cui al titolo. Ma ritorniamo alla vittoria. E qui troviamo quelli che lavorano e guadagnano poco e quelli che non fanno niente e vivono da parassiti alle spalle dei lavoratori. L’illegalità, un non rigido ed obiettivo funzionamento della giustizia, consentono a molti lestofanti di farla franca. Alcuni hanno l’avviso di garanzia in abbonamento. Per dirla con un grande giornalista di cui non ricordo il nome: “In Italia si delinque più che negli altri stati perché non esiste la certezza della pena!”. Il lestofante la può fare franca, il vecchio pensionato no! Basterebbe, a mio avviso, togliere il cinquanta per cento ai tanti Paperon dei Paperoni per far campare anche Paperino. Miglioramenti in tal senso sono stati fatti, ma la netta vittoria del due a zero non c’è stata ancora. Proprio per questo occorre eliminare l’illegalità a tutti i costi, combatterla con tutte le armi che lo stato democratico ha a disposizione, facendo come Robin Hood che toglieva ai ricchi per dare ai poveri. Se la vittoria sulla moralizzazione della vita pubblica è difficile ed il due a zero è un risultato arduo, ma non impossibile, il paraggio della società e della solidarietà è più facile. Basta un poco di coscienza, una maggiore lotta alla delinquenza ed ai cosiddetti “paradisi fiscali”, un pizzico di sensibilità verso i nostri simili a reddito basso. Pagare tutti, pagare di meno, mangiare tutti, mangiare di meno. Buon Anno a tutti i miei affezionati lettori.
Catello Nastro
Da “UNICO SETTIMANALE” di Paestum
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