IL POETA
Che il poeta sia uno che scrive poesie e le pubblica sulla
rete perché non ha i soldi per farne un libro, è una cosa nota. I più
fortunati, cioè quelli con reddito medio alto, possono anche farne una
pubblicazione sul tradizionale supporto cartaceo per poi metterli in vendita,
in libreria, sul porta a porta o a mezzo amici, associazioni o simpatie
politiche. I risultati, nonostante “le buone conoscenze” non sono sempre
positivi dal punto di vista economico. Rimane la soddisfazione della critica (
quella non prezzolata) che conferma che il nostro libro ha avuto successo. Gli e-book, libri pubblicati sulla rete stanno
aumentando a dismisura. Meglio un popolo di poeti che non un popolo di ladri…
Un raffronto banalissimo ma che dovrebbe far riflettere sulla poesia e sulla
visibilità della medesima. Certamente qualche lettore delle mie senili
esternazioni informatiche potrà chiedersi, ed a ragione, “Ma questo dove vuole
arrivare???” Se nel mondo ci fossero più poeti mediocri e meno politici disonesti,
certamente il vantaggio sarebbe enorme. Un poeta cattivo è, in ultima analisi,
innocuo, un politico cattivo può risultare dannoso non solo a pochi ma alla
intera collettività che, malgrado tutto è connivente col medesimo in azioni
negative per la parte sociale che essi rappresentano. A questo punto il
problema diventa difficile. Paragonare la poesia alla politica lo hanno fatto
pochi, sia poeti che politici. Ma un punto d’incontro, può esistere??? Senza
dubbio sì!!! La base di lancio positiva nel progetto è l’onestà, la competenza,
la professionalità. Quando questi elementi convergono in una sintesi ideale,
per un miglioramento materiale ed ideale della società, senza dubbio possiamo
sperare in una cosmica comunità che si eleva ai piani superiori. La poesia
della vita non è una utopia. E’ piuttosto una intima ricerca che ogni essere
umano dovrebbe abbracciare e condividere con i simili. A questo punto non
andiamo a scomodare “Il Dolce Stil Novo” perché lontano nei secoli, ma le
capacità umane, morali, sociali, attuali ci consentono, con un poco di buona
volontà, di elevare gli spiriti, di collaborare ad una equa ripartizione del
reddito pubblico, di lottare e sconfiggere i malviventi ai margini di una
società in crisi, ma non certamente irrecuperabile. Ogni epoca ha avuto i suoi
risvolti negativi e positivi. Migliorando questi ultimi si potrà arrivare ad un
modello sociale superiore, con enorme vantaggio collettivo, non solo morale ma
anche materiale…
Catello Nastro
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