DIECIMILA VISITATORI
Questa sera, girovagando, come al solito, in internet, ho
costatato che i miei siti: agropolicultura.blogspot.com e l’opinionistaitaliano.blogspot.com,
hanno superato i diecimila visitatori. E’, questo, motivo di grande orgoglio,
nel vedere che il mio pensiero di anziano è stato condiviso da altre persone,
amanti del Cilento o semplici lettori informatici che mi hanno degnato della
loro lettura. I temi trattati nei miei articoli e nelle mie “esternazioni
mentali”, come le ha definito un assiduo lettore, riguardano non solo la
cultura, l’amore per il Cilento, che mi ha ospitato dal 1951. Agropoli, una
ridente cittadina turistica tra Paestum e Palinuro, dove vivo con moglie,
figli, nuore e nipoti, con abitazione nell’antico centro storico, la cui storia
si perde nei secoli e che spesso ritorna nei miei scritti su supporto
informatico o cartaceo, ma anche problemi attuali ( escluso la politica ed il
calcio) che hanno destato il mio interesse con opinioni personali più o meno
condivise, ma comunque letti con attenzione ed interesse e, qualche volta anche
con qualche commento critico. Ma chi scrive e si espone a facebook e siti vari è naturalmente soggetto a giudizi
critici, commenti che possono essere favorevoli o anche contrari. E sono
proprio questi commenti a sancire l’interesse dei lettori e la soddisfazione
dell’autore, anche quando sono contrari, naturalmente con critica motivata e
costruttiva. Se fossi un presuntuoso annoterei la lista dei premi letterari
conseguiti. Ma “stare in mezzo”, a circa tre quarti di secolo, intensamente
vissuti tra famiglia, scuola, arte, cultura, problemi sociali, comunicazione
prima su supporto cartaceo, ora anche informatico, è, a mio avviso, notevole.
Anche perché i valori riportati nei miei scritti non sono di ordine materiale,
ma in primo luogo morali. La solidarietà, la famiglia, la Fede, l’amore cristiano,
l’eguaglianza, la tolleranza verso i…diversi, il rapporto sociale secondo il
vecchio proclama di Madre Teresa di Calcutta: “Il mondo ha più bisogno di amore
che di pane”. I miei scritti parlano spesso d’amore, condividendo, naturalmente
le Fede ed il pensiero di Madre Teresa ereditato da Padre Giacomo, da Alberto,
da mio padre che non si è arricchito a suo tempo, ma ha lasciato un grosso
messaggio d’amore che ho già tramandato ai miei figli che lo tramanderanno ai
nipoti, facendo capire la differenza tra l’amore verso il prossimo e quello
verso il conto in banca. Il mio pensiero è stato ed è sempre libero. Forse per
questo chiusi il mio giornale “Il Cilento nuovo” e risultai sgradito ad altre
testate. La libertà di espressione è importante. Qualcuno mi ha accusato di
usare un linguaggio grasso…E’ vero, scrivo anche in napoletano e cilentano. Ma
sono uno scrittore libero che vuole solo far riflettere, magari … sorridendo
alla vita…
Catello Nastro
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