LA STORIA NON SI FA
CON I” SE” E CON I” MA”
La mia parte di storia vissuta, inizia nella seconda guerra mondiale, essendo nato nel 1941, continua
ancora oggi in tempo di recessione economica, crisi politica, gossip
televisivo. Frasi “si stava meglio quando c’era lui, caro lei” o la Democrazia Cristiana ed il Partito Comunista,
lasciano il tempo che trovano. E qui mi rifaccio a quello che disse un grande
uomo politico del passato, Pietro Nenni,
mi pare, convalidare. affermò fermamente: “ La politica è un’arte
sperimentale!”. Per affermare, a mio avviso, che ciò che era valido ieri non potrebbe risultare valido oggi. Nel
corso degli ultimi anni la politica ha subito radicali cambiamenti, di partiti,
di persone, di pensieri. Forse qualcuno
potrebbe aggiungere, a ragione, che la troppo evoluzione (?) abbia apportato
anche delle enormi involuzioni. Il rapporto stato- politica – chiesa è stato ridotto,
in casi estremi, a satira televisiva, gossip, guerriglia politica a tutto danno
della famosa e fu impresa italiana, Non vorrei
essere tacciato di razzismo anche perché anche lo scrivente è stato candidato
alle amministrative ben tre volte: due volte al consiglio comunale di Agropoli,
la prima quasi mezzo secolo fa, di poi al consiglio comunale di Torino ed
infine ad Agropoli. Naturalmente con
risultati negativi. Sono state delle esperienze di normale cittadino che
si espone con la sua manciata di voti a riempire il carro del direttore della
politica. Nonostante ciò credo ancora nella politica ed in uomini capaci, da un
lato all’altro dell’ideologia politica per risolvere i problemi di uno stato in
crisi, anzi con molte crisi in tanti settori. Dal mercato locale siamo passati
a quello nazionale, della Comunità ed infine internazionale ed
intercontinentale. Ma si può sperare in un futuro migliore per quelli che
seguiranno? Se alcuni settori fanno passi da gigante, come la ricerca, il
volontariato, la solidarietà, l’accoglienza dei profughi politici. In
conclusione, la disparità di reddito da lavoro manuale, artigianale e creativo
risulta del tutto evidente. I mass media, in tutto questo guazzabuglio, hanno
il diritto. O almeno cercare di fare il possibile per compiere questa azione di
ordine morale, anche a parziale danno di facili introiti di ordine materiale.
Questo per i nostri figli e per quelli
che verranno.
Catello Nastro
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