sabato 26 gennaio 2013

Ricordo di Angelo Buccino


Un altro amico che se ne va
ANGELO BUCCINO
 commercialista e giornalista
Il 24 gennaio 2013, il rag. Angelo Buccino, commercialista e giornalista, ci ha lasciati. Noi lo  vogliamo ricordare come Direttore Responsabile del periodico “Il Cilento nuovo”. Un organo di informazione cartaceo quando il computer ed internet facevano i primi passi. Prima in vendita nelle edicole, poi in distribuzione gratuita, sponsorizzato da aziende del posto in cambio di pubblicità. Il giornale riceveva contributi da ditte di vari settori, ma mai da partiti politici. Accettare contributi da politici e politicanti significava vendere la propria libertà di stampa. Spesso, non avendo una redazione vera e propria, le riunioni avvenivano nello stesso studio del rag. Buccino, al primo piano del palazzo Caputo, in uno studio stracolmo di pile di documenti amministrativi e pratiche di lavoro. Angelo svolgeva il suo lavoro con impegno e con serietà professionale. Erano gli inizi degli anni ottanta. Fu anche Sindaco della cittadina capoluogo del Cilento e si fece apprezzare per la sua dedizione alla carica e l’impegno per il paese. Sotto la sua guida, entrarono a far parte del comitato di redazione le firme più prestigiose del Cilento, anche non iscritti all’albo, ma tutti desiderosi di dare il loro contributo al benessere della collettività. Intanto il giornale “IL CILENTO NUOVO” si arricchiva di nuove firme: Angelo Buccino, Antonio Infante, Piero Cantalupo, Luigi Giuliano, Sante Faucitano, Nino Capano, Giuseppe Ripa, Angelo Garofalo, Michele Nigro, Giampiero De Mercato,Catello Nastro e tanti altri di cui ci sfugge il nome. Era un mensile, ma spesso usciva ogni due mesi, non perché mancavano gli articoli da pubblicare, ma perché mancavano i soldi per pagare la tipografia. Oggi tutti i “superstiti” lo vogliono ricordare con un semplice articolo. Il giornale non fu mai asservito. Quando c’erano le elezioni, spuntavano fogli pubblicitari politici da ogni parte. Solo “Il Cilento nuovo” non partecipava al dibattito, ma lo faceva solo per mantenere la propria libertà e quella degli altri. Quando arrivò la crisi, si fece sentire in particolare modo per il foglio che interruppe le pubblicazioni per mancanza di fondi. Ma “Il Cilento nuovo” non è morto. Una collana di libri,diretta da Antonio Infante, Mario De Pascale e Catello Nastro che porta il suo nome, continua la pubblicazioni con testi interessanti sul Cilento e sul territorio. Già ne sono stati stampati una ventina, di vari autori, che trattano in particolare modo di cose cilentane ed in particolare modo, la storia, il turismo, l‘enogastronomia, gli artisti e l’arte  in genere, le vecchie tradizioni cilentane delle quali i giovani hanno perso il ricordo, la dieta mediterranea, la spiritualità nel territorio, il confronto tra i giovani d’oggi e quelli di ieri. Per la precisione la maggior parte dei collaboratori era nato in periodo di guerra, che è ritornata spesso negli articoli nei libri pubblicati. La Rivolta del Cilento fu protagonista, a più voci, proprio per mantenere la libertà di stampa.  Addio Angelo, grande amico e grande giornalista. Gli amici superstiti continueranno l’opera iniziata e, nei limiti del possibile, sui loro articoli, su supporto cartaceo o informatico, continueranno a lottare per un mondo migliore.
La vecchia redazione
de IL CILENTO NUOVO 

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