Un altro amico che se ne va
ANGELO
BUCCINO
commercialista e giornalista
Il 24 gennaio 2013, il rag. Angelo
Buccino, commercialista e giornalista, ci ha lasciati. Noi lo vogliamo ricordare come Direttore Responsabile
del periodico “Il Cilento nuovo”. Un organo di informazione cartaceo quando il
computer ed internet facevano i primi passi. Prima in vendita nelle edicole,
poi in distribuzione gratuita, sponsorizzato da aziende del posto in cambio di
pubblicità. Il giornale riceveva contributi da ditte di vari settori, ma mai da
partiti politici. Accettare contributi da politici e politicanti significava
vendere la propria libertà di stampa. Spesso, non avendo una redazione vera e
propria, le riunioni avvenivano nello stesso studio del rag. Buccino, al primo
piano del palazzo Caputo, in uno studio stracolmo di pile di documenti
amministrativi e pratiche di lavoro. Angelo svolgeva il suo lavoro con impegno
e con serietà professionale. Erano gli inizi degli anni ottanta. Fu anche
Sindaco della cittadina capoluogo del Cilento e si fece apprezzare per la sua
dedizione alla carica e l’impegno per il paese. Sotto la sua guida, entrarono a
far parte del comitato di redazione le firme più prestigiose del Cilento, anche
non iscritti all’albo, ma tutti desiderosi di dare il loro contributo al
benessere della collettività. Intanto il giornale “IL CILENTO NUOVO” si
arricchiva di nuove firme: Angelo Buccino, Antonio Infante, Piero Cantalupo,
Luigi Giuliano, Sante Faucitano, Nino Capano, Giuseppe Ripa, Angelo Garofalo,
Michele Nigro, Giampiero De Mercato,Catello Nastro e tanti altri di cui ci
sfugge il nome. Era un mensile, ma spesso usciva ogni due mesi, non perché mancavano
gli articoli da pubblicare, ma perché mancavano i soldi per pagare la
tipografia. Oggi tutti i “superstiti” lo vogliono ricordare con un semplice
articolo. Il giornale non fu mai asservito. Quando c’erano le elezioni,
spuntavano fogli pubblicitari politici da ogni parte. Solo “Il Cilento nuovo”
non partecipava al dibattito, ma lo faceva solo per mantenere la propria
libertà e quella degli altri. Quando arrivò la crisi, si fece sentire in particolare
modo per il foglio che interruppe le pubblicazioni per mancanza di fondi. Ma
“Il Cilento nuovo” non è morto. Una collana di libri,diretta da Antonio
Infante, Mario De Pascale e Catello Nastro che porta il suo nome, continua la
pubblicazioni con testi interessanti sul Cilento e sul territorio. Già ne sono
stati stampati una ventina, di vari autori, che trattano in particolare modo di
cose cilentane ed in particolare modo, la storia, il turismo, l‘enogastronomia,
gli artisti e l’arte in genere, le
vecchie tradizioni cilentane delle quali i giovani hanno perso il ricordo, la
dieta mediterranea, la spiritualità nel territorio, il confronto tra i giovani
d’oggi e quelli di ieri. Per la precisione la maggior parte dei collaboratori
era nato in periodo di guerra, che è ritornata spesso negli articoli nei libri
pubblicati. La Rivolta del Cilento fu protagonista, a più voci, proprio per
mantenere la libertà di stampa. Addio
Angelo, grande amico e grande giornalista. Gli amici superstiti continueranno
l’opera iniziata e, nei limiti del possibile, sui loro articoli, su supporto
cartaceo o informatico, continueranno a lottare per un mondo migliore.
La
vecchia redazione
de IL CILENTO NUOVO
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