MISTER PARKINSON
Nella mia vita ho incontrato barriere insormontabili
rappresentate da persone o cose che stavano in netta contraddizione con la mia
teoria dell’esistenza umana. Le battaglie combattute sono state molte: contro nemici
inesistenti, come Don Chisciotte contro i mulini a vento, come il bambino
vittima delle favole del terrore che gli venivano propinate da avi ignoranti ed
un poco stronzi. Avvicinandoci ai tre quarti di secolo tutti questi mostri
passano in secondo piano. Vengono a lasciare ai nuovi mostri della cosiddetta
terza età. Pinocchio, Cenerentola ed il Principe Azzurro se ne vanno in pensione, mentre arrivano dalle nazioni
straniere i nuovi mostri. Ultimo arrivato un nuovo mostro, forse preveniente
dalla Britannia, che si chiama Parkinson. Certamente non è un nobile. Ci
mancasse pure… Esso si impadronisce, come un immondo virus informatico, dei dati
del nostro cervello, acquisiti in oltre settanta anni di ricerca, studio e
conoscenze e li cancella a tal punto da farci dimenticare di comperare il pane
quotidiano come ordinato dalla consorte, numeri di telefono, indirizzi di amici
e parenti, portare nel portafogli i dieci euro per fare la spesa. Quando vedi
un amico rivisto magari dopo venti anni e non lo riconosci, magari è
giustificabile, ma quando questo amico il giorno dopo ti saluta e tu magari
rispondi senza averlo riconosciuto, il problema diventa serio. Sia ben chiaro
che ognuno di noi, arrivato ai tre quarti di secolo, di vicissitudini ne ha passate parecchie, ma il nemico
sopracitato diventa così subdolo da ferirti, cioè da farti fare delle magre
figure con gli amici. Non si tratta di essere diventato uno smemorato di
Collegno, oppure un diversamente abile nella conoscenza, specialmente quando ti
trovi di fronte a delle persone, magari di storica antipatia che più volte ti
annotano:” Possibile mai che non ti ricordi di me???”. Magari fosse una bella donna sarebbe stata memorizzata anche
con antivirus. Ma il tizio conosciuto magari alla sagra della porchetta di
dieci anni fa, in un paese interno e collinare del Cilento, nel frastuono della
banda musicale ed in mezzo a duemila persone affamate prima del pasto o
ubriache di vino primitivo dopo, non può pretendere di essere riconosciuto,
proprio perché Mr Parkinson consente la conoscenza solo entro certi limiti.
L’essere umano è imprevedibile, come il suo futuro e la gestione delle sue
azioni anche nella terza età. Sorretto dalla Fede e dalla Ragione deve
combattere contro questo subdolo nemico. Per riconoscere la propria presenza
cristiana, la sofferenza sia fisica che morale, il coraggio di continuare a
lottare dalla parte del giusto anche se ha poche forze da schierare in campo.
Anche gli esiti della battaglia sono in dubbio. Ma la dignità umana spinge a
lottare fino alla fine.
Catello Nastro
Nessun commento:
Posta un commento