NOVEMBRE 2012
E’ senza dubbio il mese della riflessione e della meditazione che pone fine alla vacanze di alta stagione ed anche a quelle di bassa. Le attività goderecce dei villeggianti in genere si trasformano presto in ripresa del lavoro e delle normali attività umane. Ma il mese di novembre, è in attesa di quello di dicembre e quindi delle altre feste religiose e civili, in parole concrete Natale e Capodanno. Un altro anno è terminato. Si appendono i nuovi calendari alle pareti, scegliendo tra i più belli ed i posti più indicati, che di solito sono sempre gli stessi e poi si continua il ciclo vichiano nel piccolo e nel privato, nel grande e nel pubblico. Chi di mesi di novembre ne ha visti e vissuti oltre settanta, incomincia a tirare le somme di quello che ha fatto e di quel poco che ancora gli resta da fare. Sia ben chiaro che questo non è un discorso di un piagnone, di un pentito, di un terrorizzato di un qualcosa di soprannaturale che lo sovrasta. La serenità è alla base della vita vissuta e di quella tranquilla che si auspica possibilmente ancora lunga e piena di sole e soddisfazioni, sorrisi di bimbi e vincite al tressette con l’amico del cuore nelle serate trascorse al centro sociale o nei vari locali pubblici. Momenti di relax, di giusto e meritato riposo, ma anche momento per tirare le somme dei valori accresciuti durante la presenza sul pianeta. Valori spirituali e valori materiali. Già ho scritto tempo addietro, ed ampiamente pubblicizzato, il concetto di “COSE INUTILI”. Parto dal preconcetto che le cose della vita si dividono in quelle materiali ed anche, e principalmente, in quelle spirituali. Alle cose materiali ci sta un limite di arricchimento quantitativo. In termini pratici, uno che vive oggi con un profitto mensile di duemila euro, può, a mio avviso, ritenersi soddisfatto e non rincorre “il vil denaro”, magari sottraendolo a chi vive con la pensione sociale di quattrocento euro al mese, la maggior parte dei quali spesi in visite mediche o in farmacia. Anche perché ad una certa età molti alimenti ricchi di grassi, zucchero ed alcol, non si possono più consumare in quantità come si faceva qualche decennio prima. I valori spirituali iniziano il loro percorso dalla famiglia per poi sfociare, in campo più vasto, nella società. Cosa c’entra? La Solidarietà dove la mettiamo? Diceva Madre Teresa di Calcutta: “ Il mondo ha più bisogno di amore che di pane.” Riflettiamo ampiamente su queste parole. Non possiamo amare i nostri figli ed odiare o disinteressarci di quelli degli altri. La Solidarietà è la più grande azienda virtuale a livello cosmico. Superiore anche a Facebook del quale mezzo di comunicazione informatico se ne fa buon uso, ma negli ultimi tempi anche cattivo utilizzo, certamente non educativo per i giovani. E proprio su questo argomento ho letto che, in America, almeno il trenta per cento degli utenti si è cancellato da questo innovativo mezzo di comunicazione di massa. Anche lo scrivente ha la sua bella pagina su Facebook, sul quale molto probabilmente, verrà pubblicato il presente articolo che, nella sua stranezza espositiva, deve essere considerato sempre di carattere sociale. Novembre è il mese dei Santi e dei Defunti. Da qualche anno abbiamo importato anche la festa di Hallowen, che con la nostra cultura non c’entra un cavolo e provoca solo serate da sballo in discoteca rappresentando una svolta, a mio avviso negativa, che va contro la nostra cultura cattolica e certamente non è educativa per i giovani. Gli incidenti che si verificano durante questi notturni e lugubri festeggiamenti sono il risultato finale di una godereccia società giovanile autonoma si, ma sovente allo sbando. Ma novembre, in fin dei conti è anche il mese che annuncia l’autunno-inverno, con gli alberi spogli ed orfani di foglie, che sonnecchiano fino alla primavera per ripresentarsi cresciuti e verdeggianti di foglie novelle, e apportatori di fresca frutta e verdura. E’ il ciclo della vita: vegetale ed animale. Ma l’uomo, pur facendo parte di quest’ultima categoria, sembra aver trovato il sistema per sovvertire il grande e perfetto progetto della natura. Novembre è il mese della riflessione, del raccoglimento, della riaccesa del camino, della meditazione, della visita ai defunti, che hanno rappresentato ed in molti rappresentano i punti di riferimento del nostro passato, facendoci meglio capire cosa significa passato, evoluzione ed involuzione, lotta per la libertà, dignità e sobrietà di vita. Il sovvertimento dei valori materiali sembra procedere di pari passo con quello dei valori spirituali. Solo che esiste, a mio avviso, un limite ai valori materiali, per sviluppare meglio quello che gli economisti chiamano profitto, mentre non esiste nessun limite ai valori spirituali: come La Solidarietà. Per questo “Cose inutili”
Catello Nastro
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