IN CIMA ALLA COLLINA
E quando sarò arrivato,
in cima alla collina,
sorveglierò attentamente
i virgulti del mio giardino,
le mie propaggini,
l’antica quercia,
contornata di steli
di rose rosse rigogliose,
eleganti e rugiadose,
monocromatiche ballerine
in un verdeggiante palco
rigurgitante vita vera,
con colori e protagonisti
naturali e non artefatti,
che non sono passati in sala trucco,
che si presentano al vecchio guerriero,
stanco di combattere una battaglia senza fine,
che non vedrà vinti né vincitori.
Sarà una visione cosmica
in un rimescolìo di singolo e collettivo.
Rivedrò i fiori più belli del mio giardino
e poi mi presenterò, senza la solita presunzione,
al giudizio dell’Arbitro titolare.
Catello Nastro
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