IL COMIZIO DELL’ALBERO
Esseri cosiddetti umani che siete venuti nel bosco ad ascoltare il mio discorso, voglio innanzitutto comunicarvi che non rappresento nessun partito politico, perché i vegetali del bosco, pur trovandosi a sinistra, al centro o a destra della montagna, nelle parti in pianura o in cima al cucuzzolo, non hanno interessi molteplici da difendere, ma uno solo. In comune, anzi in comunione, perché la parola comune potrebbe fraintendersi: hanno la loro esistenza. Gli esseri cosiddetti umani devono capire, una volta per tutte, che eliminando noi, o la stragrande maggioranza di noi, non solo offendono la natura, ma anche Iddio, che ci ha creati a sua immagine e somiglianza. Maestosi, perché ci innalziamo verso il cielo per rendere omaggio al Creatore, buoni perché ospitiamo i nidi degli uccelli che rallegrano, col loro canto di ringraziamento tutto il bosco, utili con le nostre radici che ostacolano frane, fango, alluvioni, distruzioni di abitati interi, salubri perché non inquiniamo il territorio, anzi lo rendiamo più respirabile col nostro respiro alla clorofilla, non litigiosi, perché ognuno sa stare al suo posto e nessuno aspira a posti di comando, utili a coloro che si amano perché possiamo anche ospitarli su un naturale giaciglio di foglie secche per i loro romantici amplessi, ecologici perché, nel rispetto della natura, diamo da mangiare agli animali che qui vengono a pascolare per produrre un latte profumato da trasformare in tanti tipi di formaggio e, quando ci sta il vento, gratuitamente ci esibiamo in un concerto di foglie e rami che oscillando sotto i colpi d’aria, creano musiche naturali percepibili solo a chi ama la natura. Costruite pure le vostre case, ma solo per le vostre esigenze e le esigenze degli eventuali terzi abitatori. Nella casa modesta si vive meglio, si sta più raccolti, ci si ama di più e si consuma di meno. L’abitazione per i cosiddetti esseri umani deve essere come la corteccia che riveste i nostri tronchi. Si assottiglia di mano in mano che il tronco si assottiglia. Prendete esempio da noi. Quando arriva il boscaiolo taglia con criterio, come gli è stato insegnato dagli antichi padri. Quando passa la ruspa gigantesca non rispetta nemmeno i sotterranei delle formiche. Spiana tutto pur dovendo appropriarsi di un pezzo limitato di terreno appartenente al bosco. Già avete arrecato offesa al fratello mare causando un fenomeno irreversibile che è l’inquinamento, già avete arrecato offesa alla montagna creando sfarzosi e quasi inutili villaggi turistici. Non si può parlare ai bambini di “Festa dell’albero”, quando gli adulti fanno la festa all’albero, anzi ad interi villaggi di vegetali. Il cemento deve essere razionato con uso razionale. Deve servire per pianificare le barriere utili, non per costruire le barrier inutili che possono dividere i popoli. Un muro di contenimento per proteggere un’autostrada da smottamenti eventuali è senza dubbio diverso dal muro di Berlino. Ricordate che se la nostra coalizione verrà eliminata dalla competizione per un mondo migliore, andremo tutti verso un mondo peggiore. I ricchi avranno tre bagni dove andare a fare i loro preziosi bisogni, i cani, invece, una volta distrutti tutti gli alberi, se la faranno sotto. E per concludere vi annuncio il fidanzamento tra Montecicerale e Montestella. Siete tutti invitati nel bosco. Mi raccomando, la busta ed i contenitori di plastica, riportateveli a casa per la raccolta differenziata. Ricordatevi inoltre del vostro albero genealogico…
Pino Laquercia
Tratto da :
agropolicultura.blogspot.com
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