UOMO LIBERO, TU AMERAI
SEMPRE IL MARE
Martin Meazza, cittadino inglese, da tempo ospite della
nostra cittadina, in compagnia di due fedeli cani, ha posto fine alla sua
esistenza terrena nel porto di Agropoli, dove viveva da anni benvoluto dai
pescatori, dai conoscenti e dagli amici del centro storico della cittadina
capoluogo del Cilento. Lo conoscevo solo di vista e notavo nel suo volto una
rassegnazione intervallata per l’affetto dei due amici a quattro zampe che lo
seguivano ad ogni passo. Ad Agropoli era benvoluto da tutti. Ma Martin Meazza
si portava addosso un bagaglio di violenze subite dalla guerra e dalla comunità
internazionale a volta ingiusta per modi di agire, di fare, di imporre, di
condannare senza alcuna alternativa di appello. Agropoli, come accolse me e la
mia famiglia nel lontano 1951, ha accolto anche il povero Martin, che, da
cittadino inglese era diventato cittadino del mondo, non sempre giusto. Tempo
addietro aveva espresso il desiderio di essere cremato e le sue ceneri sparse
nel mare. Ma non è stato per il momento possibile. Ai funerali gli amici
pescatori e molti di coloro che lo stimavano per la sua libera scelta di vita.
L’amore per il mare, per la cittadina che lo ospitava, per i due cani amici
unici in una vita simbiotica e mista di emarginati, definiva il suo modo di
vivere nell’amore e nel rispetto dei pescatori e dei frequentatori del porto.
Agropoli, una volta blindata per difendersi dagli attacchi dei Saraceni, si è
mostrata aperta e solidale con questo sfortunato. Questo ci dovrebbe portare ad
una più serena ed obiettiva definizione della parola “solidarietà. Martin
Meazza ora riposa in pace nel cimitero
di Agropoli. Quella pace che andava cercando e che ora finalmente ha trovato. E
col vecchio detto “Uomo libero, tu amerai sempre il mare…” ospitiamo Martin nell’eterno riposo,
ricordando la sua riservatezza ed anche la sua sfortuna. Addio Martin!!!
Catello Nastro
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