Recensione
“SENTIMENTI” – di SILVIA DEL GALDO
Ventiquattresimo volume
della collana “Il Cilento nuovo”, diretta da Mario De Pascale, Antonio Infante
e Catello Nastro, è stato pubblicato il libro “SENTIMENTI”, una antologia poetica di una cinquantina di pagine,
vive e toccanti, come il precedente volume. Quattordicesimo della collana dal
titolo “POESIE SEMPLICI “ DI Silvia Del Galdo pubblicato tempo addietro nella
stessa collana, per la precisione il quattordicesimo della serie in stampa. Una
poesia che presenta, con cristiana serenità, i propri sentimenti. Situazioni
affettive vissute e narrate in poesia, in versi a volta ritmati, a volte
sciolti, proprio per mettere in evidenza gli stati d’animo. Un libro fatto più
per esternare i propri sentimenti e stati d’animo che con intenzione di creare
poesia. Ma la poesia viene fuori dalla lettura delle liriche che affrontano i
problemi spirituali della vita contemporanea. Antonio Infante, Presidente della
Libera Università di arte e cultura del Cilento e Vallo di Diano nella presentazione
ha scritto:” E’ il secondo volumetto di poesie che Silvia De Galdo, originaria del
Cilento, ma che vive ed opera da anni in Lombardia, affida alla collana
letteraria “IL CILENTO NUOVO” , sotto il
patrocinio della Libera Università Letteraria del Cilento, della quale mi onoro
di essere Presidente, con la fattiva collaborazione dell’amico Catello Nastro e
di Mario De Pascale. Una collana che ha
pubblicato poeti e scrittori emergenti che si presentano ai lettori in veste
tipografica economica proprio per permettere a tutti di attingere dalla cultura
popolare i lati ed i dati salienti. La tematica di questa seconda pubblicazione
nella nostra collana, non si dissocia di molto dalla prima. “SENTIMENTI”
è il titolo sintetico e schematico di questo volumetto nel quale l’autrice si presenta, ancora una
volta, nella semplicità descrittiva pur rappresentando temi ed argomenti di
notevole interesse. Essi sono stati
analizzati e trasportati in progetto grafico, in tutta la loro purezza e la
loro semplicità. Da annotare che il primo volumetto di poesie dalla medesima
pubblicato dalla nostra collana, si intitolava “Poesie semplici”. Proprio ad
indicare l’onestà descrittiva e la purezza dei temi trattati. Questa seconda
raccolta sembra quasi il prosieguo della prima, sebbene i temi, di carattere
spirituale, continuano ad essere i protagonisti dell’opera. Essere al servizio
della cultura – non solo nostra ma anche degli emergenti, ci onora e ci
incoraggia a proseguire su questa strada. (Antonio Infante). Catello Nastro che ha
curato la stampa e le bozze ha scritto:”Commentare i classici, grandi poeti del passato è molto facile.
Talvolta basta fare una sintesi delle varie valutazioni per arrivare ad un
giudizio cosiddetto personale. Ma personale non è proprio perché attinto a
varie fonti letterarie sul tema, o anche tema ed autore diverso, per parlare di
recensione critica personale. Assieme ad Antonio Infante, sto portando avanti
un progetto di nuovi poeti. Validi o meno. Questa sta ai lettori giudicare. Un
certo barocchismo, ripescato ed assemblato ad arte, figura spesso nelle altrui
presentazioni ai tanti libri di poesie che cercano di inserirsi nel contesto
culturale locale, per non dire regionale o addirittura nazionale. Di questo
argomento ne abbiamo già discusso in alcune
pagine di libri della nostra collana che, almeno sembra, sia la più
prolifica del territorio. Dare voce agli umili è anche un messaggio cristiano.
E questa volta è proprio il libro in oggetto ch presenta queste
caratteristiche. Innovazione nella poesia? Non è questo il nostro problema.
Antonio Infante e Catello Nastro vogliono solo presentare ai lettori gli
autori. Al resto deve provvedere il lettore attento ed oculato che si accinge
alla lettura del volumetto. In questa ottica abbiamo iniziato, assieme a Mario
De Pascale, la stesura dei testi, in questa stessa maniera è nostra intenzione
continuare. Catello Nastro. Grande
merito all’autrice del libro, Silvia De Galdo, ma anche agli amici Antonio
Infante e Catello Nastro che operano disinteressatamente in un contesto
culturale atto solo a presentare valori in via di estinzione attraverso nomi
nuovo dell’arte, della letteratura e della cultura in genere del territorio.
Renato Volpi
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