mercoledì 29 agosto 2012

Chiariello - Tedesco Music

PER GLI AMICI
DELLA BUONA MUSICA

Venerdì 31 agosto, in piazza della Chiesa Madre, a Macchia di Isernia, alle ore  21, concerto dei miei amici Joe Chiariello e Tedesco. Si tratta di due validissimi artisti dei quali sentiremo senza dubbio parlare per il futuro. Sono grandiosi. ! Vedete il concerto e poi fatemi sapere. Purtroppo non posso essere presente come non lo sono stato nemmeno durante il loro concerto al Castello Aragonese Normanno di Agropoli l’altra sera, a quattro passa dalla mia casa nel centro storico della cittadina capoluogo del Cilento. Sono straordinari!!!

Catello Nastro

lunedì 27 agosto 2012

Joe Chiariello ad Agropoli

LIVE BLUES  DI JOE CHIARIELLO
AD AGROPOLI

“Feat Rosario Tedesco, live blues Agropoli”, al Castello Angioino Aragonese della cittadina capoluogo del  Cilento, uno dei centri storici più suggestivi della Costiera Cilentana, venerdì 24 agosto 2012 alle  ore 21,30. Protagonista della serata un giovane salernitano di appena quindici anni, Joe Chiariello,  cantante e chitarrista. Il blues, come termine musicale nasce oltre mezzo secolo fa. In America è quasi prerogativa degli artisti di colore. Molte diatribe e polemiche varie sorgono attorno alla terminologia, ma la musica supera ogni barriera ed ogni problema razziale. Quando poi a riproporre in maniera personale ed altamente artistica è un giovanissimo salernitano, di appena quindici anni, che riesce a coinvolgere il pubblico attento e preparato e che segue con religiosa attenzione i concerti al Castello di Agropoli nell’estate 2012, con serate sempre affollate di appassionati della musica, di ogni genere, i risultati sono positivi prima per i protagonisti artisti, poi per i promotori di queste serate di buona musica. Vi invitiamo a visitare i video-musica di Joe Chiariello, su You Tube, per rendervi conto della grandiosità dell’evento, uno dei più significativi nel campo musicale dell’estate 2012 ad Agropoli, cittadina del Cilento, tra Paestum e Castellabate, premiata, questa estate, con un flusso straordinario di turisti italiani e stranieri. Vadano al giovane Joe Chiariello gli auguri più belli da parte della scrivente, Presidente della Libera Università di Arte, Lettere. Musica e Storia, onlus, di Agropoli.

Antonio Infante

giovedì 16 agosto 2012

Lu ciuccio re zi' Giacchino

LU CIUCCIO RE ZI’ GIACCHINO

Zi’ Giacchino tenìa ‘nu ciuccio,
ca’ ragliava ra la matina a la sera,
e quarche vota, pure re notta,
ragliava cumme si avesse vevuto a la votta.

“ Io so’ ciuccio e nisciuno me sente,
manco n’amico, nu’ frate o nu parente,
pussibbile mai ca’ lu munno è indifferente
e quann’io parlo nisciuno è prisente?

Ma nu’ juorno lu’ ciuccio ‘mbarava la lezzione,
ca’ se preparavano li nuove elezzione.
Rint’à la piazza, a lu mumento prupozzio
accummenzava lu propeto cumizzio.

“Populo amato re chistu pajese,
addò se magna ‘na vota a lu mese,
facimo ‘na legge ca’ chi vace a vutare,
statuisce quanno hamma magnare.

Roppa ‘nu mese le legge fu appravata
ra tutta quanta la maggioranza,
ma lu ciuccio rimanette riuno,
e solo li putienti se putero jenche la panza!!!

Catello Nastro
da “Nuove poesie cilentane”
agropolicultura.blogspot.com
catellonastro@gmail.com

COSE INUTILI

PERCHE’ COSE INUTILI ?

I valori umani, come del resto tutte le cose materiali o spirituali, si possono racchiudere in due grosse categorie: le cose utili e le cose inutili. Le cose utili,  di ordine materiale, sono quelle che ci consentono la sopravvivenza. Il pane, la pasta, il vino, la frutta e la verdura, la carne ed il pesce (anche se surgelato), una abitazione modesta e non una sontuosa villa di venti stanze con il salone per fare due feste l’anno, un bagno e non cinque, magari con la vasca idromassaggi di ultima produzione tecnologica. La possibilità di andare al mare o ai monti almeno una settimana l’anno, anche se in una azienda agrituristica, un hotel ad una sola stella con pensione completa di prodotti alimentari in offerta speciale alla grande distribuzione dei supermercati, con primo, secondo, contorno, frutta e vino senza scomodare il Brunello di Montalcino, ma offrendo quello da supermercato in offerta speciale (una dama da litri cinque al posto di una bottiglia da 750 cc..) Una Fiat Punto sotto casa con oltre centomila km., ultradecennale, con molte ammaccature anteriori, posteriori e laterali, che nemmeno lo scasso accetterebbe, per non parlare poi della permuta. “Con la permuta facciamo cinquecento euro  euro di sconto, se invece la rottamazione la fa lei le facciamo mille euro di sconto anche con rateazioni senza interessi fino ad un anno”. L’essenziale delle cose utili è perché sono utili nella quotidianità dell’essere cosiddetto civile. Tutto ciò che non è utile, nell’ordine dei valori materiali, appartiene al mondo delle cose inutili. Ma allora i valori utili quali sono? La famiglia, l’amore, il lavoro. La spiritualità, di qualsiasi provenienza esercitata nel vero valore dei dettami religiosi. Per i cattolici basta scomodare i Dieci Comandamenti ed interpretarli più nella parte pratica che in quella teorica, o addirittura nella forma bigotta di frequentazioni di edifici sacri, con litanie continue che nulla a che vedere coi dettami del Vangelo. Ed il rapporto con le altre religioni? Chi ha fame ha fame: perché la fame non c’entra un cacchio con le religioni. Tutti hanno diritto ad un sostentamento materiale per mangiare al solo scopo di sopravvivere. L’esagerazione dell’alimentazione, porta inesorabilmente all’obesità, all’aumento del colesterolo e della glicemia, ad un difficile controllo delle attività fisiche e psichiche dell’essere umano in genere. Con peggioramento delle attività umane psico-fisiche peggiorando inesorabilmente la qualità della vita. Anche questi, cioè gli eccessi, sono dei valori inutili, anzi dannosi, di ordine materiale. Dopo aver trattato dei valori materiali della vita, accenniamo anche ai valori morali, spirituali, etici, del nostro percorso chiamato “vita terrena”. Queste frequentazioni dell’individuo umano, nel percorso genericamente chiamato “vita”, si possono sviluppare, analizzare ed anche modificare nel nostro percorso vitale. La solidarietà, la famiglia, la religione, il credo politico esternato in maniera etica ed autonoma, cioè senza favorire “cumpari e cumparielli”, di estrazione camorristica-mafiosa o comunque criminale ed antisociale, in un clima di corruzione che favorisce il singolo danneggiando una collettività di migliaia di salariati, lavoratori, artigiani, commercianti, costretti sovente a pagare protezione, tangenti e gabelle varie per una sopravvivenza in clima a dir poco camorristico - mafioso di ultima generazione, armato, informatico, con diramazioni nazionali ed internazionali, spesso dediti al controllo ed alla distribuzione sul mercato della cosiddetta “bubbazza”, che spinge ogni giorno nuovi giovani sani ad una dipendenza che porta in linea indiretta all’ospedale ed alle case di cura in linea diretta ed in casi estremi direttamente al cimitero, con strazio di genitori acculturati medio bassi che si chiedono il perché del loro fallimento di fronte a nuove frontiere nella quali il nemico brancola nel buio e sovente viene protetto dalle stesse istituzioni per una giustizia non sempre giusta. Valori inutili e negativi. In contrapposizione troviamo altri valori ancora resistenti e renitente alle facili quanti negative divagazioni sul tema. Il più importante di questi valori è la famiglia. Quando si sfalda la famiglia i danni diventano enormi anche per minori innocenti ed inconsapevoli che si chiedono, senza risposta, il perché di questo virus non informatico. Al secondo posto viene la scuola. Professori corrotti, diplomifici, fabbriche di ragionieri che non ragionano, sono all’ordine del giorno. La giustizia interviene, ma il “leguleo” di ultima generazione ( non tutti fortunatamente), trovano il cavillo per annullare quanto con enorme chiarezza evidenziato dalle indagini eseguite da impiegati dello stato integri ed onesti, emerge. A questo punto i valori utili diventano inutili e quelli inutili, al contrario, utili. Sembra un gioco di parole. Ma tenga conto il lettore attento ed oculato, che questo scritto vuole essere un incentivo alla riflessione, e non un giudizio sommario su questo o su quel presunto colpevole. Leggevo tempo addietro, che il primo istituto educativo è la famiglia, il secondo la scuola, il terzo le istituzioni. Quando uno o più di essi viene meno al suo compito, la preparazione dei giovani rimane barcollante. Se abbiamo amministratori corrotti, senza guardare a destra, centro o sinistra, significa solo una cosa: la perdita dei valori dell’uomo cosiddetto civile, che sovente predica bene e razzola male, che accumula ricchezze anche sottraendo il pane dalla bocca di un bambino che ha fame. Spenderà migliaia di euro per pagare una volgare puttana di alto bordo, senza pensare alla differenza tra i valori utili e quelli inutili. Un prezzolato rapporto sessuale con una troia di alto livello potrebbe anche essere l’equivalente del pranzo di mille bambini che hanno fame, in qualsiasi continente del mondo. Ma il sopraccitato soggetto se ne fotte radicalmente. Non è un potente, ma un escremento umano, della peggiore razza e della peggiore produzione mondiale. Non fa parte delle cose utili, ma solo delle cose inutili. E per di più dannose, per se, per la società nella quale vive, per in contesto socio-culturale-umano del quale fa parte ( anche negativamente), per la società intera. Solo riflettendo su questo breve scritto si potrà capire la provocazione bonaria, di un vecchio ultrasettantenne, che crede ancora nella riconversione morale dell’individuo operante nella società moderna del Terzo Millennio…

Catello Nastro
agropolicultura.blogspot.com
lopinionistaitaliano.blogspot.com

mercoledì 15 agosto 2012

Arte ad Agropoli

LAURA BRUNO
IN COLLETTIVA AL  CSP DI AGROPOLI

Andar per mostre, in pieno ferragosto, è cosa ardua di sera, figuriamoci di giorno. Passando davanti al CSP di Agropoli per salutare vecchi amici, mi sono trovato di fronte ad una collettiva degna di nota. Una breve rassegna e  una religiosa sosta        davanti alle tre tele, di ampie proporzioni dell’artista Laura Bruno di Salerno. Una conoscenza storica, un grande bagaglio artistico-culturale-tecnico ed un sapiente accostamento di  antico e moderno. Ancora una volta ribadisco che il giudizio critico deve essere avulso da qualsiasi considerazione esterna ed estranea all’arte. Le divagazioni di Laura Bruno, emerse dalle tre tele esposte nella collettiva, evidenziano una raggiunta maturità artistica che le consente anche di vedere il mondo riportato sulla tela secondo i propri sentimenti interpretativi. Quasi un gioco nel trasformare la realtà reale con accenni fantastici che volano lontano nello spazio e nel tempo. Oggi l’arte deve comunicare emozioni, stati d’animo che riescono ad arrivare direttamente al cuore del fruitore dell’opera d’arte. Durante questa estate gli eventi d’arte e cultura nella cittadina capoluogo del Cilento sono stati centinaia. Considerata l’età ed il caldo afoso dell’estate, ne ho visitate un diecina. Il fascino artistico emanato dalle tre significative tele di Laura Bruno, di Salerno, ricche di storia  e cultura, grazie anche ad una interpretazione personalissima, ha arricchito l’estate artistico - culturale di Agropoli. All’artista, oltre che un grande “ad maiora”, vanno le più vive congratulazioni unitamente ai più fervidi auguri di un meritato successo.

Catello Nastro
agropolicultura.blogspot.com
catellonastro@gmail.com

martedì 7 agosto 2012

Come don Chisciotte

COME DON CHISCIOTTE

Come Don Chisciotte
continuo imperterrito
a combattere con la spada sguainata
contro i mulini a vento
scambiandoli per mostri
immaginari a quattro braccia.

Ma oramai questo mondo,
reale o fantastico che sia,
lascia poco spazio al pensiero
senza spade sguainate,
sulle note della civiltà
raggranellata dai buoni propositi.

Ma il nemico dove sta?
Dove tiene la sua base logistica?
Quali armi nuove ha inventato?
Quali strategie ha studiato?
Quanti trucchi ha inventato
per confondere il nemico?

Con la mia spada sguainata
continuo imperterrito a lottare…

Catello Nastro
agropolicultura.blogspot.com


giovedì 2 agosto 2012

Prima o poi...

 PRIMA O POI…

Prima o poi scenderà la notte,
quella che non si alternerà al giorno.
Incomincerà un nuovo percorso,
scevro da ipocrisie commerciali,
politiche o di facciata, come suol dirsi.
Il tutto verrà appianato da una ruspa
guidata da un folletto dispettoso,
ma dignitoso nella sua funzione.
Una immensa discarica
colma di immondizia una volta umana,
o un verdeggiante praticello
dove le margherite crescono
non per essere recise violentemente,
ma ammirate nella circolare
simmetria delle candide componenti.

Prima o poi scenderà la notte,
illuminata dalla luce della poesia.

Catello Nastro