GUARDIE E LADRI
Quando chi ruba è un ladro, l’evento, pur non essendo legale ma condannabile, assume, nelle pagine di cronaca nera, un aspetto quasi normale. Anche perché se uno ruba un panino al supermercato, la cassiera non chiama i Carabinieri, ma la collega del banco salumi e formaggi, pregandola di farcirlo con qualche fetta di mortadella e se il ladruncolo nella fattispecie è musulmano, due belle fette di formaggio anche…in offerta speciale. La seconda categoria di ladri è definita “Balorda” perché non professionisti del crimine e se hanno una pistola in mano possono anche ammazzare se stessi. La terza categoria è quella dei ladri per bubbazza che può avere vari aspetti: naturalmente tutti negativi, Il ladro che definiremo organizzato grossista, non va a rubare nei piccoli negozi, ma solo quelli che hanno un notevole incasso specialmente al sabato sera. Esistono infine i ladri”incazzati” che sono dei criminali veri e propri. Ammazzano solo per rivalsa psicologica, per compiere un’azione rocambolesca, che potremo definire “opera d’arte”. La peggiore delle categorie dei ladri è senza alcun dubbio quella di certi politici, o per meglio dire politicanti, che approfittando della buona fede…politica di chi li ha votati, rubano grosse somme di danaro pubblico falsificando documenti di partenza e di arrivo. Volgarmente vengono chiamati “Fondi Pubblici” o fondi di partito. Siccome lo scrivente è pensionato,è abituato a contare fino a mille euro o poco più e quando esce dalla banca prega Iddio di non fare cattivi incontri che avrebbero l’unico effetto positivo di costringerlo ad una dieta coatta. Scherzi a parte gli anziani sono presi di mira e le vittime si contano ormai a centinaia. Anche per gli imprenditori non è facile. Furti, recessione, aumento dei costi di produzione, concorrenza spesso sleale di alcuni paesi dell’estero, tasse sulla produzione a prescindere dal reale profitto, studi di settore assurdi e di categoria, un sindacato non sempre giusto ed una classe politica spesso impreparata a far fronte alle esigenze di tutti i lavoratori e datori di lavoro. I provvedimenti bisognava prenderli già qualche anno fa, rendendo più efficienti le guardie e meno i ladri. Ma, come dice il vecchio proverbio, “Non è mai troppo tardi!”.
Catello Nastro
PUBBLICATO SUL N. 18 DEL 12 MAGGIO 2012
DI “UNICO SETTIMANALE” DI PAESTUM
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