Dalla Libera Università di Agropoli
EDITO IL PRIMO LIBRO DEL 2012 DI CATELLO NASTRO
“I GIOCHI DEI NONNI”
Primo libro di Catello Nastro edito del 2012, XVI° volume della collana “Il Cilento nuovo”, diretta da Antonio Infante, Presidente della Libera Università di Arte, Lettere, Musica, onlus, di Agropoli, in veste editoriale economica, verrà presentato a giorni, con una manifestazione singolare, “ I giochi dei nonni”, il 42° libro edito di Catello Nastro , autore prolifico anche su periodici e riviste della Campania e su molti siti internet anche internazionali, può a ragione essere definito un libro per ragazzi, per il periodo che tratta (1945 – 1955) e per gli argomenti: “ I giochi dei nonni”. Nella breve introduzione al libro è lo stesso autore che ci spiega perché ha composto questo volumetto di meno di cinquanta pagine dedicato agli alunni della scuola elementare e media. “ Nel mio itinerario teso a lasciare tracce del passato del Cilento, ed anche del territorio circostante, ho affrontato, discusso, illustrato, spiegato e commentato un po’ di tutto. La storia, le leggende, le tradizioni, le favole, la poesia, i mestieri, la gastronomia, l’enologia, l’umorismo, l’erotismo, la religiosità, il turismo, il paesaggio montano e marino, gli invasori, i patrioti, i rivoltosi, la spiritualità, gli speculatori in genere, la difesa del paesaggio, la moralità, la dignità, eccetera eccetera. In questo libretto, o per meglio dire quaderno di appunti, voglio parlarvi dei giochi dei nonni. Oggi si chiama “tempo libero” dalla scuola, ma oltre mezzo secolo fa, dovete sapere, si trattava di tempo libero dal lavoro. Nella raccolta delle ulive, nel portare gli animali al pascolo o nel governare gli animali da cortile si occupavano anche ragazzi in età scolare. Tenga conto il lettore che molti paesi dell’interno del Cilento, nella prima metà del secolo scorso, erano sprovvisti di scuole di ogni forma e grado. La percentuale degli analfabeti nel Cilento, un secolo fa, era alta e di gran lunga superiore alla media nazionale. In questo libretto tratterò dei giochi dei nonni tra il 1945 ed il 1955. Esattamente da quando avevo quattro anni fino ai quattordici, essendo nato nel 1941. Sia ben chiaro che a quei tempi, appena usciti dalla seconda guerra mondiale, la vita era molto diversa da quella di oggi. Cioè, tutte le “comodità” che i ragazzi di oggi hanno, a quei tempi non c’erano. E solo pochi ragazzi di famiglie nobili o di nuovi arricchiti col mercato nero bellico e post bellico si potevano permettere qualche giocattolo come il cavallo a dondolo in legno e cartapesta, artisticamente dipinto da fare gola a molti collezionisti ed antiquari contemporanei. Ma l’inventiva e la creatività dei poveri era più avanzata di quelli dei ricchi, pochi in verità, e permetteva loro di far funzionare la fantasia in maniera da creare non giochi per poveri, ma giochi per ragazzi che doveva formare una nuova classe imprenditoriale e politica che doveva creare uno stato nuovo: la Repubblica Italiana. In questo libro tratterò quasi sempre di esperienze vissute in prima persona, come per tutti i ragazzi miei coetanei oggi ultrasettantenni come, grazie a Dio, lo sono pure io. Buona lettura a tutti!” L’autore giunse con la famiglia ad Agropoli il 21 ottobre del 1951, proveniente da Castellammare di Stabia, all’età di appena dieci anni, per cui il libro narra vicende di ragazzi di strada, nel periodo post bellico, quando l’appetito si chiamava fame ed il motto “arrangiarsi” era applicato quasi quotidianamente. Un decennio, 1945 – 1955, che solo chi ha vissuto quei momenti, come l’autore, può descrivere con conoscenza diretta. Come già detto sopra il libro parla dei giochi dei ragazzi che dovevano ricorrere spesso al “fai da te”, prima per carenze di soldi, secondo per carenze di materiali prodotti su scala. Attraverso la lettura dei vari capitoli conosceremo i giochi praticati dai ragazzi di allora, oggi nonni. “ La palla re pezza – La mazza e piuzo – la stacciula –Lu paccaro – La piramide – Le figurine – Lu ‘ndozzamuro – L’abbuffata re sgagliuzzuli – La caccia – Lo strummulo – Il tiro alla fune – La cordicella – Li parzunache re Piesto – La pupa re pezza – Lo cerchietto – La corza rint’à lu sacco – Lu cerchione – Il gioco dei lupini – Annascunnimune – L’acchiappasurece – La capera – Il gioco della settimana – Moscacieca – La tombola – La cavallina – Le barchette di carta – I quattro cantoni – I saltimbanchi – Il gioco delle carte – Li ffurmelle - I giochi di oggi - . Naturalmente l’autore, essendo un maschietto (illo tempore!), ha dato maggiore spazio ai giochi maschili e poco a quelli femminili. La sua, comunque, è una iniziativa lodevole, se non dal punto di vista prettamente letterario, certamente lo è dal punto di vista della storia e delle tradizioni del Cilento antico, al quale, come si desuma dalla sua bibliografia, Catello Nastro ha dedicato maggiore interesse.
Comunicato stampa a cura di
agropolicultura.blogspot.com
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