RICONVERSIONE MORALE
PER IL 2015
Non basta dire che i buoni sono diventati più buoni ed i
cattivi ancora più cattivi. Non si tratta nemmeno di fare una classifica come
in un campionato di calcio. Ed il fenomeno, oggetto della trattazione, non è
limitato nel tempo e nello spazio. Quando sentiamo parlare di globalizzazione
dovremmo senza dubbio approfondire il concetto che non può essere esteso alla
propria abitazione, alla scuola, al mondo del lavoro, della cultura e della religione. E qui, sia ben chiaro, pur essendo
cattolici non parliamo di cattolicesimo, ma di religione universale. Attiva nel
campo sociale, e religioso, naturalmente. Per semplificare il concetto,
annotiamo una religione nel rispetto di tutti i credenti e con una cooperazione
ad un concetto religioso multiplo. Non si può chiedere a nessuno di rinnegare
il proprio credo, ma il coordinamento e la pacifica collaborazione, dovrebbe
innanzitutto creare un clima di tolleranza, naturalmente senza alcuna
preclusione. Diceva Madre Teresa di Calcutta: “ Il mondo ha più bisogno d’amore
che di pane.”. Non sono dei voli di fantasia, ma estratti di concetti di un
“homo sapiens” normale che si accinge ad affrontare questo annoso problema e
condividerlo in via informatica con i lettori su supporto anche cartaceo. Oggi sentiamo parlare di
fondamentalismi, di estremismo, di terrorismo, di intolleranza religiosa. La
medesima, a mio avviso, non si fonda solamente sulla diversità della razza e
della religione, ma anche nella diversità per futili motivi. Se il vicino di
casa, in appartamento attiguo in un grosso condominio, fuma una sigaretta sul
balcone perché la moglie glielo ha vietato di farlo in casa e disturba il
vicino che non sopporta il fumo, non c’è bisogno di venire alle mani. Basta
trovare una via di mezzo per appacificare i contendenti ad un virtuale
predominio condominiale. L’uomo d’oggi conosce tutte le religioni, ma di solito
ne segue una sola. E le altre? Certamente non vanno escluse da un contesto
sociale multietnico e multirazziale, ma vanno rispettate, in un clima di
estrema tolleranza senza dar luogo al fanatismo religioso, razziale o
addirittura calcistico. E coloro che hanno seguito le vicende del calcio
nell’anno in corso, con l’assassinio di un giovane tifoso della squadra
avversario, si renderanno conto che l’intolleranza può avere varie radici.
Oltre alla razza ed alla religione, si aggiunge anche il tifo per questa o per
quella squadra solo perché ha perso una partita!!! Il discorso a questo punto
diventa drammatico, ma anche ridicolo. Uccidere un tifoso della squadra avversaria. E qui affondiamo nella
demenza, ben consci di riportare dei casi limite. Intolleranza sportiva,
tifoseria, violenza. Uccidere un essere umano, magari coetaneo, per una normale
partita di pallone è a dir poco assurdo. Abbandoniamo la pratica sportiva per
arrivare nel mondo multietnico e multirazziale, accorciato fisicamente ma non
moralmente dai moderni mezzi di trasporto. Stiamo assistendo a crimini atroci
di innocenti, come vecchi, donne e bambini, con stragi di innocenti, che
nessuna religione evoluta, a mio avviso, potrebbe giustificare. L’uomo si deve
confrontare prima con se stesso, come essere razionale e poi con gli altri come
essere umano facente parte di una collettività che deve usare lo scudo della religione
per difendere i propri diritti. Il diritto alla vita è sancito dalla maggior
parte delle religioni e degli statuti politici e morali scritti su tavole di
creta tanti anni fa. Nel Cilento esistono delle cittadine ordinate e da
segnalare come esempio di pacifica convivenza tra residenti ed immigrati, della
penisola o meno. Stiamo parlando di emigranti della Grecia ed anche dell’Asia
minore che sono stati accolti nel Cilento come lavoratori immigrati. Proprio
come avviene oggi. E qui dovremmo parlare dei cicli e ricicli vichiani che,
dopo secoli dalla scuola eleatica, costituiscono per la scuola moderna e del
computer, cardini su cui si basa la
nostra identità culturale a livello internazionale, allorquando popoli meno
evoluti usavano ancora la clava per distruggere e distruggersi in stupidi
predomini che non avvicinava i popoli, ma addirittura li allontanava o li
distruggeva facendoci ricordare l’epoca fascista, che rappresenta una delle
pagine più vergognose della nostra storia recente. Creiamo un mondo migliore
che rispetti innanzitutto la vita umana, che aiuti il prossimo nel momento del
bisogno, che cambi il vocabolario negli universali concetti di tolleranza e
pacifica convivenza. Buon 2015 all’insegna della pace e della tolleranza,
abbattendo ogni forma di discriminazione di qualsiasi genere. Buona vita a tutti !!!.
Catello Nastro
Da: agropolicultura,blogspot.com